Su Pallosu, l’Oasi felina dove i gattari tutelano gli uccelli

L’Attività dell’Oasi Felina di Su Pallosu a tutela anche della fauna selvatica è citata ormai come esempio positivo in tutta Europa.

10 anni di sacrifici volontari, nel nome dell’ecologismo scientifico che ha coniugato concretamente il benessere animale dei felini, con la massima tutela della fauna selvatica, in particolare della rilevante presenza ornitologica delle vicine zone umide.

CROLLO DELLE PRESENZE FELINE

In dieci anni di attenta gestione scientifica, con scelta volontaria di divieto assoluto di nuove nascite, oggi il risultato è il crollo delle presenze a soli 22 gatti liberi, tre soli dei quali appartenenti al nucleo storico e tutti gli altri invece abbandonati da proprietari in violazione di legge.

Un salvataggio di un pullo di Cavaliere a Su Pallosu da parte dei gattari nel 2012, grazie alla proficua collaborazione anche con gli ornitologi locali e la LIPU di Oristano degli Amici di Su Pallosu che gestiscono Oasi Felina

Qui Gruccioni, Fenicotteri e cavalieri delle vicine zone umide prolificano indisturbati e son tutelati proprio grazie ai gattari attenti e di visione lungimirante.

Cifre che includono anche i gatti abbandondati e non nati in loco

LE REGOLE DELL’OASI

Sterilizzazioni a gogo, rifugi chiusi, divieto assoluto di ingresso-accoglimento per nuovi gatti. Un’ organizzazione puntigliosa quella dell’Oasi di Su Pallosu, una gestione precisa e programmata, attraverso una banca dati unica, gatto per gatto, studiata anche dall‘Università di Sassari , Facoltà di Veterinaria, con il docente del corso di Alimentazione Animale, Walter Pinna che più volte ha svolto qui alcune sue lezioni.

Un’isola quella di Su Pallosu, circondata, ma separata, da una presenza felina in tutte le altre borgate marine (Sa Rocca Tunda, Su Crastu Biancu, Mandriola, Putzu Idu, S’Anea Scoada) di un numero stimato in 500 /1.000 feline, solo in minima parte gestito da altri volontari e associazioni.

Dal 2011 ogni gatto presente o avvistato a Su Pallosu è inserito immediatamente in una banca dati e non c’è possibilità di confusione alcuna. Ogni giorno, 24 ore su 24 i gatti sono sotto controllo e un sistema di vigilanza, in collaborazione stretta con le forze dell’ordine, analizza ogni movimento sospetto messo in relazione con possibili nuovi abbandoni.

2015: MICROCHIP PER 51 GATTI

Nel 2015 poi ben 51 gatti sono stati dotati di microchip, anche questo un piccolo record per dei volontari italiani e dunque i felini sono stati resi riconoscibili anche digitalmente, uno per uno.

Il direttore sanitario della Clinica Veterinaria Duemari di Oristano Paolo Briguglio a Su Pallosu con Andrea Atzori

Attività virtuosa resa possibile grazie anche alla fattiva collaborazione e alle direttive scientifiche impartite dalla Clinica Veterinaria Duemari di Oristano di Paolo Briguglio e Monica Pais.

La dott.ssa Monica Pais all’Oasi di Su Pallosu

Ma l’attività predatoria dei gatti è stata drasticamente ridotta non solo grazie alla riduzione numerica degli stessi, effetto delle sterilizzazioni, ma anche dalla cure e dalla doppia alimentazione giornaliera garantita 365 giorni l’anno dai gattari.

UNICITA’ ESPERIENZA DI SU PALLOSU

Praticamente un’attività ed un’esperienza unica quella di Su Pallosu.Di massima tutela contemporaneamente per gatti e uccelli.

Tutto ovviamente senza mai alcun aiuto pubblico e con il solo impegno di due gattari e il sostegno di sole donazioni private.

I GATT DI SU PALLOSU SONO SOLO TRE

Qui ormai non si può usare più neppure il conosciuto detto “quattro gatti”…

A Su Pallosu infatti i gatti “doc , nati e cresciuti qui son rimasti oggi solo tre: Chccio, Nerina e Ciuffo, due dei quali solo parzialmente liberi, per motivi sanitari. Tutti gli altri gatti presenti invece sono stati illegalmente abbandonati e poi sempre sterilizzati in maniera da impedirne la crescita numerica e dunque dal tutelare la fauna selvatica.

Successivamente in questo articolo indichiamo nel dettaglio nomi e numeri dei gatti liberi e non liberi, gestiti dall’Oasi.

Sono cifre chiare che indicano un impegno ed un’attività instancabile, chiara e netta dei gattari di doppia protezione, dei gatti stessi e degli uccelli.

SAN VERO MILIS FERMA A QUOTA ZERO COLONIE FELINE RICONOSCIUTE

Un’attività volontaristica che ha riempito il vuoto di uno dei pochi comuni Oristanesi-San Vero Milis- che non ha ancora riconosciuto alcuna colonia felina e dunque non ha mai fatto si che l’Asl sterilizzasse alcuno dei migliaia di feline presenti nel suo territorio, presenti nelle 5 borgate della sua Marina.

In dieci anni grazie ad un’attività di sterilizzazione massiccia e costante (senza aiuti pubblici) il passaggio da 33 a 22 gatti liberi, facendo fronte anche un abbandono illegale, che ha portato il numero sino a raggiungere a 66 gatti e facendo sterilizzare ogni nuovo venuto, oltre a far condannare dal Tribunale tutti coloro che abbandonavano gatti .

LA SITUAZIONE IN PROVINCIA DI ORISTANO

Dal capoluogo Oristano, a Cabras, Terralba, Bosa, sono tutti comuni in doppia cifra per il numero di colonie feline riconosciute.E non riconoscerle formalmente non significa certamente fare un favore alla fauna selvatica, al contrario rapprensenta un danno in quanto il mancato status ufficiale impedisce l’effettuazione del controllo delle nascite con le sterilizzazioni della Asl.

VIGILANZA, REPRESSIONE, CONDANNE E STERILIZZAZIONI

Numero dei gatti che a Su Pallosu, grazie agli abbandoni, qualche volta accompagnati pure da cucciolate intere era arrivato in passato sino ad un massimo di 66 gatti.

Vigilanza, repressione, denunce e condanne per chi abbandona qui i gatti, sono una delle ricette dell’attività dei gattari di Su Pallosu.

Si possono e si devono tutelare insieme gatti e uccelli.

Sara Turetta di Save the dogs a Su Pallosu con la gattara Irina Albu

Chi alimenta false contrapposizioni e criminalizza i gatti fa solo del terrorismo pro domo sua e spesso nasconde interessi inconfessabili, se non tendenze violente e di difesa di privilegi della caccia e dei cacciatori.

Da segnalare anche l’attività di alcuni meri leoni da tastiera su fb, che per mere questioni politiche o personali, diffamano per diletto l’attività dell’Oasi.

NOMI E NUMERI COMPLETI DELL’OASI

Al 19 aprile del 2021 i gatti liberi di Su Pallosu erano 22 contro i 33 del 2011.Una drastica riduzione resa possibile da sterilizzazioni, collocamento in rifugi chiusi e anche dalla vigilanza, repressione e condanne della Magistratura per coloro che qui hanno lasciato i loro gatti.

La maggioranza dei 22 gatti liberi, 13 sono oggi in capo al comune (in quanto a responsabilità e competenza, in quanto non dotati di microchip e solo 9 invece sono quelli di proprietà dei gattari.

Riduzione numerica dei gatti dunque attraverso le sterilizzazioni complete dei gatti nati sin quin sino al 2012 e pure di tutti i gatti abbandonati illegalmente qui, una vera e propria marea.

La riduzione del numero gatti costituisce l’azione più efficace per ridurre l’attività predatoria degli stessi sugli uccelli.

L’Oasi ha cercato da sempre di gestire i gatti con massima libertà nella massima sicurezza, creando una sorta di organizzazione e prevendo anche una vita chiusa tra 4 mura o gabbie nei casi di necessità.

Non solo sterilizzazioni a tappeto dunque, ma anche gabbie e rifugi che ovviamente fanno in modo che i gatti qui gestiti non possono nuocere in alcun modo alla fauna selvatica.

Ecco i nomi dei 22 gatti liberi:

La più vecchia è Chicco (F), unica gatta libera nata a Su Pallosu (gli altri due doc di Su Pallosu li incontreremo tra i gatti sottoposti a restrizioni per motivi di salute: Ciuffo e Nerina.

Poi tutti gli altri abbandonati illegalmente a Su Pallosu e tutti poi sterilizzati (sempre senza alcun aiuto pubblico):

Pinocchia (F), Mimosa (F), Tizzy (F) , Ciupa (F), Tipitipi, (F), Zoe (F), Frida (F), Eja (F), Lol (M), Puz Puz (M), Nalo (M), Mr gray (M), Michelle (F), Leona (F), Vittorio (M), Boccastorta (F), Baffa (F), Gina (F), Milena (F), Samuele (M), Mariolino (M).

GATTI NON LIBERI

Ben 12 sono i gatti sottoposti in tutto o in parte a restrizioni di libertà per motivi di sicurezza o sanitaria, con ulteriori gravoso impegno per i gattari.Una situazione che ancora una volta fa che possa indirettamente far felice la fauna selvatica e gli uccelli.

Tra i 12 “agli arresti domiciciliari” ne abbiamo 7 chiusi in confortevole rifugio, la gatta Marta trovata disabile, con una lesione al midollo, il gatto albino Ciuffo, il gatto obeso Fiorello e la vecchietta Nerina, che ha una grave otite.

Nel gabbione rigidamente chiuso dell'”area tontoloni” son rimasti sino a dieci gatti, anche questo un sistema pratico e concreto di tutela della fauna selvatica

7 Gatti nell’area chiusa “tontoloni”:

Uschio (M),Berano (M), Phil(M), Flu Flu (F), Orazio(M), Greta (F), Raschio (M).

3 gatti -senza possibilità di uscita alcuna-

Marta, gatta disabile dell’Oasi di Su Pallosu, abbandonata qui con una lesione al midollo

Marta (F) disabile

Nerina (F) (sofferente di Otite)

La TAC di Nerina, che soffre di una grave Otite, foto Clinica Veterinaria Duemari di Oristano

1 gatto di casa-senza possibilità uscita alcuna:

Fiorello

1 Gatti parzialmente libero (albino) :

Ciuffo (M)

Ciuffo prima dell’operazione all’orecchio.I gatti bianchi più di tutti gli altri, soffrono i raggi del sole e hanno alta probabilità di prendersi il carcinoma alle orecchie.
Ciuffo dopo operazione all’orecchio, chirurgo Monica Pais, Clinica Veterinaria Duemari Oristano.

TOTALE GATTI OASI

Tra i 22 liberi e 12 “incarcerati” il totale dei gatti dell’Oasi è oggi 34.

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