Esclusivo/Su Pallosu: le immagini degli Scavi archeologici sulla spiaggia dei gatti

Non solo gatti, ma anche uno straordinario sito archeologico.Su Pallosu non è nel cuore di tanti italiani solo per la secolare presenza felina,  per l’ambientazione di tanti personaggi dei romanzi dello scrittore  Stefano Benni o per essere ancora oggi un mitico fondale di pesca (tonno, corallo, aragoste, polpi, ricci..) ma anche per essere conosciuta dagli studiosi come sito archeologico di un incredibile deposito ceramico costiero sulla spiaggia,  che ha restituito centinaia di vasi di oltre tremila anni fa (1400-1300 a.C).

In questi nostri due splendidi video esclusivi-che pubblichiamo per la prima volta- siamo in grado di farvi vedere gli emozionanti momenti degli scavi archeologici avvenuti a Su Pallosu nel 2012 e nel 2010.

News e foto da questo sito (clicca sopra)

Durante il mese di ottobre 2012 si è svolta infatti, sotto la direzione operativa dell’Archeologo Giandaniele Castangia e quella scientifica di Alessandro Usai (Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano), Alfonso Stiglitz (Direttore Museo Civico di San Vero Milis – OR e Ispettore Onorario della Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano), Alessandro Vanzetti (Università “Sapienza”, Roma) e dallo stesso Giandaniele Castangia (University of Cambridge), la prima campagna di scavo del sito di Su Pallosu nell’ambito del progetto “Capo Mannu Project”.

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Alla campagna 2012, svoltasi durante il mese di settembre nei giorni 25, 26, 27 e 28 e nel mese di ottobre nei giorni 1, 2, 3, 4, 5, 9, 10, 11, 12, 15 e 16 hanno partecipato Daniele Maffezzoli, Marco Mulargia, Eva Martellotta, Veronica Lia, Martina Basile, Francesca Brodu, Francesca Mignogna, Luca Compagnone, Andrea Guaglianone dell’Università La Sapienza di Roma, Sergio Nanu e Francesca Di Palma dell’Università degli Studi di Padova, Davide Schirru e Mariangela Lutzu dell’Università degli studi di Cagliari, Anna Ardu dell’Università degli studi di Sassari, Stefano Caruso e Stefano Drudi archeologi non affiliati.

Andrea Guaglianone ha ricoperto il ruolo di topografo dello scavo, coadiuvato da Marco Mulargia nell’uso degli strumenti e nelle attività pratiche di allestimento della quadrettatura di scavo. Stefano Caruso ed Eva Martellotta hanno svolto il ruolo di resposabili dell’organizzazione dei reperti nel magazzino del Museo di San Vero Milis. Durante le attività di scavo, sono stati responsabili di settore Stefano Caruso, Luca Compagnone, Daniele Maffezzoli e Marco Mulargia.scavi1Ancora oggi -dicembre 2015-purtroppo il Museo Civico del comune di San Vero Milis che conserva i reperti di Su Pallosu, è chiuso al pubblico.Una parte dei ritrovamenti di quest’area però sono visibili al Museo di Oristano.

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Visitatore all’Oasi felina davanti al Pannello dedicato al sito archeologico di Su Pallosu

La stessa visita all’Oasi Felina, guidata gratuita su prenotazione (effettuabile tutto l’anno su richiesta preventiva presso la nostra Associazione Culturale Amici di Su Pallosu), può dare un’idea dell’importanza del sito.

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Le splendide riproduzioni dei vasi in ceramica ritrovati a Su Pallosu realizzati dal ceramista oristanese Antonello Atzori esposti alla Casa Museo Gianni Atzori presso l’Oasi di Su Pallosu

La Casa Museo Gianni Atzori di Su Pallosu oltre ad aver dedicato un Pannello (scritto dall’archeologo Giandaniele Castangia, massimo esperto della cronologia storica di Su Pallosu) del suo percorso nell’Oasi felina all’area archeologica, che coincide con la spiaggia dei gatti, ospita anche le riproduzioni in ceramica dei vasi, le olle quadriansate trovate in loco.Si tratta dei lavori realizzati con grande abilità dal ceramista oristanese Antonello Atzori.

-Link Pagina Facebook Casa Museo Gianni Atzori di Su Pallosu

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