SU PALLOSU, SARDEGNA: PRIMA OASI CON FELINI TUTTI “CHIPPATI”

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Trilulilu, femmina, è stato il primo gatto chippato oggi a Su Pallosu dalla Clinica Veterinaria Duemari di Oristano.

Su Pallosu, in Sardegna, sarà la prima oasi felina privata in Sardegna, tra le primissime in Europa, con gatti tutti provvisti di microchip.

Al via oggi le operazioni di chippatura dei 61 gatti conosciuti in mezzo mondo per non aver paura dell’acqua di mare. Ad ogni ognuno di loro sarà applicato un microchip che permetterà di attestare in maniera inequivocabile l’appartenenza-proprietà degli animali, curati da anni dall’Associazione Culturale Amici di Su Pallosu.

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La scheda di Dentone di Su Pallosu, con relativo numero di microchip

Il microchip è un circuito integrato applicato nel tessuto sottocutaneo, per i gatti, come aspetto esteriore, è praticamente identico a quello dei cani.

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L’Attestazione di Registrazione all’Anagrafe Nazionale Felina, riconosciuta dal Ministero della Salute, della gatta Aziza di Su Pallosu.

A gestire l’ intera operazione la Clinica Veterinaria Duemari di Oristano che aderisce all’ Anagrafe Nazionale Felina, ente nato proprio per permettere l’identificazione e la registrazione dei gatti.

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Nella foto Efisiangelo Contu e Stefania Uccheddu componenti della straordinaria squadra della Clinica Veterinaria Duemari di Oristano che ha chippato i gatti di Su Pallosu in una pausa durante le operazioni di oggi.

Si tratta di una banca dati informatizzata su base volontaria che permette ai veterinari di registrare tutti i gatti microchippati. Il veterinario, una volta inserito il microchip al gatto, compila gli appositi moduli dove viene richiesto di inserire il numero del microchip, i dati del proprietario:l’Associazione Amici di Su Pallosu e tutti i segni identificativi del gatto (nome, razza, sesso, età, colore del mantello, sterilizzazione).

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Dopo l’inserimento del microchip i dottori hanno verificato con l’apposito lettore la corrispondenza del numero inserito.

Tutti i felini marini della secolare colonia storica, mai riconosciuta dal comune di San Vero Milis, diventano giuridicamente e a tutti gli effetti, gatti di proprietà dell’Associazione Culturale Amici di Su Pallosu.

L’Associazione gestisce scientificamente la secolare colonia di fatto, oggi oasi felina privata, curandone a proprie spese, alimentazioni, cure sanitarie e sterilizzazioni.

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Un momento dell’operazione di chippatura dei 61 gatti avvenuta oggi a Su Pallosu

La tutela dei felini avviene con il controllo del numero, attraverso le sterilizzazioni che consentono così dire preservare l’Avifauna locale. Questo è stato possibile attraverso la doppia alimentazione giornaliera, riposo notturno al riparo e sterilizzazioni in questi anni di oltre 70 gatti sono diventati stanziali,vivono in un’area ridotta, lontana dalle zone umide e di nidificazione e la loro aggressività è diminuita.

tabella storiaQuanto meno dopo il Decreto del Presidente della Repubblica Napolitano, che con una decisione storica ha annullato, su nostra richiesta, la delibera del consiglio comunale di San Vero, che non riconosceva la Colonia Felina di Su Pallosu- ha dichiarato il Presidente dell’Associazione Amici di Su Pallosu Andrea Atzori– ci aspettavamo una pacata riflessione o quanto meno una presa d’atto della realtà da parte dell’amministrazione comunale, questa purtroppo non c’è stata. Anzi, al contrario è stata confermata la volontà di proseguire a testa bassa in un’ anacronistica guerra. Sui media il primo cittadino ha dichiarato di voler procedere nel folle tentativo di furto, cattura e trasferimento dei gatti di Su Pallosu, attraverso l’aggiornamento del Piano di Gestione del vicino SIC (Sito Interesse Comunitario). Gli stessi “orribili e pericolosissimi” nostri gatti che in questi anni prima dovevano essere trasferiti per motivi sanitari, poi per adeguare il PUL, poi ancora per la sicurezza dei bagnanti e ora per “tutelare” gli uccelli, costituirebbero per il comune che non li ha voluti mai riconoscere come colonia, niente popò di meno che una nuova “fonte di lavoro”, atta a ridurre il problema della disoccupazione. Per questo-sempre secondo quanto dichiarato recentemente dal sindaco i gatti dovrebbero essere tolti dal loro territorio ove si trovano da ormai un secolo, dalle cure della nostra Associazione, ingabbiati, trasferiti e affidati ad altra associazione. Affermazioni ridicole, prive di razionalità e di legalità.

Ogni eventuale tentativo portato avanti da enti pubblici: comune, regione e unione europea, di prelevare, a tutti gli effetti di appropriarsi indebitamente dei i felini domestici di Su Pallosu è ovviamente da ritenersi illegale a tutti gli effetti e sarà perseguito ai sensi del codice penale.

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L’incredibile Piano SIC presentato senza nemmeno aver consultato l’Associazione Amici di Su Pallosu, con il quale il comune di San Vero vorrebbe  catturare e trasferire-con 25 mila euro di fondi pubblici europei- i gatti domestici di proprietà dell’Associazione Amici di Su Pallosu

Ricordiamo inoltre che non esiste nessuno studio effettuato in loco che abbia mai dimostrato il nesso di causalità tra la presenza dei felini, siano i 61 di Su Pallosu oppure gli altri 300 che si trovano nella stessa area, ed eventuali danni all’avifauna di Sa Marigosa-Sa Salina Manna. Le citazioni presenti nel piano SIC, in via d’approvazione da parte dell’amministrazione comunale, si riferiscono infatti a vecchi lavori del tutto generici, peraltro contestatissimi, realizzati in altro contesto negli USA e in Gran Bretagna.

Ringraziamo tutti i nostri amici, sostenitori che hanno partecipato alla mobilitazione di questi mesi attraverso invio di email di sensibilizzazione alle istituzioni e a chi da tempo sostiene la nostra attività in difesa di gatti e fauna selvatica.

Cogliamo l’occasione per invitare i proprietari di gatti e cani a provvedere alla chippatura,utilissima anche nel caso di smarrimento per ritrovare il proprio amico a quattro zampe .”

Su Pallosu 19 febbraio 2015

Associazione Culturale Amici di Su Pallosu

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